mercoledì 25 luglio 2007

Marco Carone: Ricordi parassiti

(Fonte www.ilfolleubriaco.it, 25.7.2007)


Ricordi parassiti è una silloge che nasce dal desiderio di tracciare i contorni di una “dipendenza” dolorosa e invalidante (dipendenza dall’amore, dalla persona amata, da ciò che si è stati e ormai non si è più), e nella dedica iniziale l’autore, Marco Carone, (in un incipit assai significativo) si rivolge direttamente a chi, più di ogni altro, può comprendere il motivo profondo di questa ispirazione: “A tutti coloro che come me / hanno continuato ad amare / gli ultimi riflessi di un amore / in tramonto”, anticipando in pochi versi il tema centrale di quest’opera, il perno su cui ruota tutto il suo discorso poetico. È una poesia questa che, dunque, nasce dalle ceneri di un sentimento ineguagliabile, al cospetto del quale si può solo esprimere rabbia e riconoscenza insieme. Ed è questo ad emergere più di ogni altra cosa: il conflitto, la contraddizione, l’amore e l’odio in una sola scrittura che suggerisce sentimenti estremi, candidi, “giovanili” (e non già come dato cronologico, ma come disposizione d’animo, preferenza, attitudine). In una sola parola è l’amore “romantico” a dominare il racconto poetico di Marco Carone, un amore che uccide perfino, e nel farlo rimanda ad echi e suggestioni autentiche.

(dalla prefazione)

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