martedì 24 luglio 2007

Un libro dell’ex primo cittadino racconta la sua esperienza amministrativa. Moretto, il diario del “sindaco scomodo”


(fonte Il Quotidiano 24.7.2007)

Lo aveva promesso alla fine del suo mandato amministrativo durato dal 2001 al 2006, e Cosimo Moretto, ex sindaco di Oria a capo di un'amministrazione di centrodestra che tanto l'ha fatto tribolare fino all'ultimo, è stato di parola. Ad un anno dall'insediamento del nuovo sindaco Cosimo Ferretti, ha pubblicato un libro dal titolo eloquente: "Un sindaco scomodo? Storia di una esperienza”. Quasi 200 pagine per raccontare ai suoi concittadini «per amore di verità» i risultati raggiunti supportati da documenti, delibere, comunicazioni, decreti, foto e le difficoltà gestionali. «Lascio al lettore la libertà di giudicare il lavoro svolto da me e dai miei collaboratori. Siamo consapevoli di esserci impegnati al massimo e di aver raggiunto buoni risultati, ma non abbiamo la presunzione di ritenere pienamente raggiunti tutti gli obiettivi prefissati», ha spiegato l'ex sindaco.
Questo libro che consegna ai suoi concittadini è una sorta di guida, un punto di partenza per le scelte che andranno a operare gli amministratori attuali e futuri. Moretto spiega il perché si è fatto da parte: «Sono stato sindaco nel periodo della Prima repubblica, dall'agosto 1978 all'ottobre 1981 ed era il periodo dei "pacchetti tessere". Poiché non condividevo questo modo di interpretare e gestire la cosa pubblica, preferì dedicarmi alla famiglia e alla mia professione di docente e preside incaricato. Nel 2001 su sollecitazione di alcuni amici di Forza Italia ed An, ho accettato di fare il sindaco e sono stato eletto al primo turno con il 73,46 per cento. L'ho fatto con l'intento di ristabilire nella città un clima di serenità e distensione, cosa che purtroppo non mi è riuscita in pieno per le enormi difficoltà incontrate a livello politico e gestionale». Moretto nell'introduzione parla di «odii e desideri di vendetta che erano troppo radicati nella struttura comunale». Quanto alla sua non candidatura nel 2006 l'ex sindaco dice: «E stata mia intenzione fare il sindaco per un solo quinquennio proprio perché non si può fare l'amministratore a vita, per professione». Tra le opere elencate nel testo figurano l'impianto di depurazione, il mattatoio, la sistemazione di molte strade, la ristrutturazione dell'ex polveriera, l'adeguamento delle scuole e del campo sportivo, la sistemazione dei canali "Reale" e "Pezza dell'Abate". Moretto ringrazia diverse associazioni locali, operatori economici e quei dipendenti ed assessori , che «hanno offerto la loro leale collaborazione».

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