lunedì 16 luglio 2007

Mattanza sulle strade: morti anche Michele e Angelo. I familiari del giovane oritano decidono per la donazione degli organi.

(Fonte Il Quotidiano 15.7.2007)

Sale ancora il bilancio delle vittime del terribile incidente stradale avvenuto la notte fra l'11 ed il 12 luglio scorsi sulla provinciale San Vito dei Normanni-Specchiolla. Dopo Cosimo Palma, 2lenné di Carovigno, e dopo Maria Grazia Conte, 19 anni di San Vito, deceduti subito dopo l'impatto, anche altri due dei ragazzi coinvolti sono morti. Si tratta di Michele Patisso 23 anni di Oria e del cugino Angelo Anglani coetaneo di San Vito. Quest'ultimo, vista la gravità delle condizioni, - era stato trasportato immediatamente presso l'ospedale "Fazzi" di Lecce. Qui, nel reparto di terapia intensiva, ha tenuto duro per un giorno e mezzo poi, nella tarda serata - dopo la celebrazione nella sua città dei funerali di Maria Grazia - si è diffusa la notizia che tutti temevano di sentire: Angelo non ce l'aveva fatta.
Ironia della sorte, proprio durante la funzione religiosa, si era pregato perchè almeno lui fosse risprmiato. Il giovane, impiegato in un'azienda informatica di Brindisi, era uno dei conducenti delle auto coinvolte. Maria Grazia sedeva accanto à lui e per lei la corsa in ospedale era stata vana, era deceduta appena giunta in ospedale. La mattina seguente Angelo doveva essere a lavoro, ma non aveva voluto rinunciare ad una passeggiata al mare con due amiche e con il cugino.
Una storia tragicamente simile quella di Michele. Per lui, invece, ieri è stata la giornata fatale.
Era ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Perrino" di Brindisi insieme ad un'altra ragazza che viaggiava nella stessa auto, la 17enne Alessandra R. La più giovane del gruppo, anche se ancora in coma ed in condizioni generali gravi, sembra dare ancora qualche speranza, ma la prognosi rimane rigorosamente riservata. Tutta la città di Oria teneva il fiato sospeso per Michele. Venti giorni fa il ragazzo era riuscito a cavarsela dopo un grave incidente in moto e gli amici erano pronti a scommettere sulla sua tempra forte e sul suo attaccamento alla vita. Quella sera terribile fra mercoledì e giovedì tornava ad uscire dopo una lunga convalescenza in casa.
Alle 12 di ieri, però, la doccia fredda: come prevede la legge italiana, si è riunita la commissione medica perché 1'elettroencefalogramma del ragazzo, monitorato h24, era piatto, c'era quindi morte celebrale. Causa del decesso il gravissimo edema causato dall'impatto. I sanitari hanno parlato con la famiglia per proporre l'espianto degli organi, accettato dai genitori, che dunque hanno dato il consenso per la donazione.
Quattro vittime dunque, quattro vite giovanissime spezzate ed un dolore che, se possibile, è ancora più lancinante perchè non trova spiegazioni. Sulla dinamica dell'incidente, infatti, i dubbi sono ancora tanti, l'unico dato che là Polizia Stradale da per certo è l'alta velocità di una o di entrambe le auto coinvolte nel sinistro. Difficile stabilire anche a quale delle auto sia da attribuire la responsabilità di aver provocato l'impatto.

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