sabato 17 novembre 2007

Biblioteca, il dibattito si sposta su Internet. Smascherata presunta docente dell'Università di Bari, non esiste

(fonte Senzacolonne, 17.11.2007)

Non si placa, ma si sposta su terreni diversi, la polemica sorta attorno all'avvicendamento nella gestione della biblioteca comunale, tra la cooperativa sociale Archè, e una professionista di Francavilla Fontana, assunta dall'amministrazione senza alcuna selezione pubblica.
Dopo essere stata discussa nelle segreterie dei partiti, nelle piazze, e infine anche nella sua sede più opportuna, il Consiglio comunale, la vicenda ha infine trovato asilo sulla rete telematica: dove, come spesso accade, se ne vedono davvero di tutti i colori. Ed ecco che su un forum, aperto per discutere della spinosa vicenda, si registra finanche un intervento accademico: quello della professoressa Ancora dell'Università degli studi di Bari, che dall'alto della sua cattedra e con linguaggio forbito, difende la professionista francavillese a spada tratta: "Mi rattrista - scrive - sapere che, una professionista con capacità specificatamente elevate, e ne posso testimoniare in qualsiasi momento l'assunto, contesa sicuramente da altre amministrazioni prive di figure atte a poter espletare tale incarico, possa essere scalfita nella sua operatività da chi evidentemente intende non scindere la cultura con la C maiuscola da eventuali strumentalizzazioni da cortile. Bene credo abbia fatto la amministrazione di avvalersi di tale professionista oltretutto stimata nell'ambito relativo alle pubblicazioni antiche non solo all'interno del vostro territorio". Firmato "professoressa Ancora": Insomma, un intervento duro, netto, ma anche di un certo peso considerato il pulpito da cui esso viene pronunciato.
O perlomeno così sarebbe se non fosse per un impercettibile particolare: presso l'Ateneo barese, non esiste alcuna professoressa Ancora.
A smascherare la sceneggiata, dietro la quale si cela chissà chi, un cittadino del posto, Franco Arpa, che da tempo conduce una battaglia senza quartiere, contro la consuetudine dell'amministrazione civica, ad affidare incarichi senza espletare le dovute selezioni pubbliche.
A fargli capire che sotto quell'intervento così illustre, che avrebbe perfino potuto sortire una certa influenza nel dibattito politico locale, c'era del marcio, alcuni piccoli particolari.
Innanzitutto l'indirizzo di posta elettronica della fantomatica professoressa: unibabiblioteca@virgilio.it.
Chi ha dimestichezza con l'ateneo barese, sa bene che tutti gli indirizzi email recano la dicitura "uniba" che sta appunto per "Università di Bari". Ma osserva Arpa: "Noi tutti sappiamo che le caselle di posta elettronica dell'Università di Bari sono del tipo: biblioteca.lettere@uniba.it e nulla hanno a che vedere con il server di posta Virgilio". Touchè. Nel mirino dell'attento navigatore, finisce anche la data di pubblicazione del commento. Scrive Arpa: "Si è voluto datare il commento in data 22 ottobre, quasi a voler far capire che è stato inserito subito dopo il mio post. L'autore non ha fatto i conti con il modus operandi del webmaster del blog. In pratica: quasi ogni cosa inserita non viene pubblicata contestualmente, deve prima ricevere il nullaosta del webmaster. Quindi l'inserimento del commento a firma della professoressa Ancora è avvenuto alle ore 10 e 15 del 15 novembre, ma solo nella serata dello stesso giorno è stato pubblicato, alle 19 circa".
Insomma, un risvolto tutto sommato leggero e divertente, di una vicenda che per qualcuno è tutt'altro che una semplice "pochade".
In ballo, come più volte puntualizzato anche dallo stesso consigliere di Forza Italia Egidio Conte che in merito ha domandato lumi al sindaco Ferretti durante l'ultimo consiglio comunale, non vi è la persona fisica che ricopre l'incarico in questione. Quanto il metodo di designazione dello stesso.
Una non poco sottile differenza che forse la professoressa Ancora, non ha ben afferrato.

per maggiori dettagli


2 commenti:

Anonymous ha detto...

Per conoscenza a oritano.blogspot.com:
Gent.mo sig. Emilio Mola,
so che scrive su "Senzacolonne" e per questo, non avendo al momento alcun altro riferimento e riservandomi ulteriori contatti e comunicati al Direttore della testata, mi rivolgo a lei per quanto riscontrato sul sito oritano.blogspot.com a proposito dell'articolo " Biblioteca, il dibattito si sposta su Internet. Smascherata presunta docente dell'Università di Bari, non esiste " pubblicato su "Senzacolonne". I fatti riferiti in detto articolo, mi rifersico all'intervento della sedicente prof.ssa Ancora, si riferisco a quanto pubblicato su Oritanoblog di Carpe diem Oria. Fa specie non ritrovare citata la fonte e leggere di un generico forum.
La prego, per ora cortesemente, di invitare il direttore a rettificare al più presto tale mancanza e di fare in modo che anche il blog che riporta tale notizia proceda dal canto suo a rettifica citando, come previsto dalle vigenti disposizioni di legge, la giusta fonte.
In attesa di un riscontro porgo gentili saluti
Dr. Fedelfranco Russo.

Gent.mo Ciccio,
a lei chiedo cortesemente di citare la fonte (carpediemoria) da cui ha tratto molte delle foto pubblicate sul suo blog a corredo degli articoli. Lei sa bene di cosa e di quali foto parlo e capisce anche che non le sto chiedendo di eliminarle, ragion per cui non ho intenzioni polemiche, ma voglio solo che sia fatta chiarezza.
Questo è il secondo messaggio che cerco di inviarle e spero di veder pubblicato, per un motivo che la vede indirettamente coinvolto.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti
Dr. Fedelfranco Russo
Grazie

Franco ha detto...

Pubblico questo mio commento non per sterile amore di polemica, ma solo per chiarire alcuni punti.
Col mio precedente commento non volevo, nemmeno larvatamente, fare intendere a chicchessia che il problema sollevato dal Dr. Russo potesse riguardare una solo foto, ovvero la mia. Ho dato spiegazioni circa il perché si trovi su questo blog.
Mi rifiuto di rispondere (SAREBBE COME SPARARE SULLA CROCE ROSSA) all’affermazione dell’anonimo delle ore 09:01 circa la circostanza che non potevo liberamente utilizzare una MIA FOTO che mi è stata regalata personalmente dall’autore che l’ha scattata (sicuramente egli può confermare). Questo limite alla mia libertà proverrebbe dal fatto che il fotografo prima o dopo avermela regalata l’ha pubblicata su un sito e per tal motivo sarebbe scattato un copyright da parte dei proprietari del sito medesimo.
A questo punto pongo un quesito: Possono essere pubblicate tutte quelle foto in assenza di dichiarazione deliberatoria da parte dei soggetti interessati? Siamo proprio sicuri che tutti gli immortalati desideravano andare a finire con le loro facce su Internet?

Buon proseguimento di giornata a tutti.
Franco Arpa.
P.S.: Forse in tanti vorrebbero conoscere la vera identità del signor Ciccio (me compreso)….. forse per semplice curiosità. Varie persone mi hanno chiesto se io ne sono a conoscenza. Non conosco chi si cela dietro lo pseudonimo Ciccio.

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