lunedì 5 novembre 2007

La politica litiga, la gente ci rimette.

(fonte Il Gallo, 3/16.11.2007)
di Eliseo Zanzarelli

Loro litigano, gli altri ci rimettono": uno slogan, che, ahinoi, pare ben adattarsi a tutti i livelli politico-amministrativi, dai piani alti nazionali fino a quelli bassi locali, fino a quelli infimi (in senso gerarchico) comunali. La situazione travagliata che da tempo affronta Alleanza Nazionale ad Oria è nota ai più. Oggetto delle ultime polemiche è la questione del secondo Assessore, Michele D'Addario, nominato dal sindaco Cosimo Ferretti in sintonia solo con parte del partito aennino. Nella polemica sono intervenuti tra gli altri il presidente provinciale, sen. Eupreprio Curto, che ha tacciato di "arroganza e presunzione" il primo cittadino ed additato come "mele marce" e "quinte colonne" dell'UDC alcuni degli stessi iscritti di AN Oria, e la ex presidente cittadina Rita Labbro Francia, a sostegno delle tesi del Senatore ed ex suo Presidente. Al contempo si è provveduto alla nomina di un commissario cittadino, il geometra Sandro Moretto, col compito di traghettare il Circolo oritano al prossimo congresso. Il Commissario aveva anche provveduto a nominare un "proprio" direttivo, salvo poi azzerarlo su intimazione di larga parte degli iscritti. Dunque attualmente il Circolo si regge su un quintetto di gestione composto dallo stesso Commissario, dai due consiglieri Antonio Metrangolo e Francesco Greco e dai due assessori Giuseppe Destradis e Michele D'Addario. Ritornando a quest'ultimo, l'ha spuntata sul dirigente cittadino Davide Conte, pure risultato più suffragato rispetto allo stesso attuale Assessore nel corso di una delle travagliate riunioni del Direttivo, quando ancora ve n'era uno. La situazione di stallo e polemica, andata avanti per tutta l'estate, protrattasi fino ad oggi ed ancora in atto, non ha rappresentato solo una mera discussione all'interno del partito. Si è scoperto solo da poco, infatti, che la continua indecisione sul "chi" e sul "come", ma soprattutto sul "quando" avrebbe provocato un danno concreto alla cittadinanza. L'Assessorato in ballo, è noto, era quello a Sport Turismo e Spettacolo, appena prima dell'estate lasciato vacante dal dimissionario Pierfraneesco Conte. La situazione suaccennata avrebbe compromesso un aspetto riguardante in particolare il ramo Sport. Sarebbero infatti scaduti i termini per la presentazione della richiesta per la concessione regionale del cosiddetto "servizio buoni sport" al fine di diffondere l'attività motoria e sportiva come mezzo efficace di prevenzione, mantenimento e recupero della salute fisica e psichica nonché quale opportunità educativa per i minori a rischio. Per ottenere tali buoni è necessario che ciascun Comune, su iniziativa dell'Assessorato allo Sport, inoltri formale richiesta alla Regione entro e non oltre 30 giorni dall'avviso con cui la Regione indica le linee guida in base alle quali si orienta l'erogazione di essi, destinati "a copertura totale o parziale delle spese effettivamente sostenute dalle famiglie in condizioni di disagio economico per consentire ai figli minori, alle persone diversamente abili, agli anziani ed agli immigrati di praticare l'attività sportiva, presso strutture qualificate". Quest'anno tali contributi regionali sono stati riservati dalla Regione "in favore delle persone diversamente abili appartenenti a famiglie in condizioni di disagio economico e residenti in Comuni pugliesi con popolazione inferiore a 20.000 abitanti". Oria, poco più di 15.000 anime, sarebbe rientrata tra essi, se solo si fosse agito tempestivamente. Ed invece i buoni sono evaporati. Con buona pace delle famiglie bisognose. Costrette loro malgrado a rinunciare ad un contributo di valore compreso tra 100 e 300 euro pro capite. Loro litigano, i cittadini ne subiscono le conseguenze.

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