martedì 20 novembre 2007

Don Oreste Benzi, il ricordo dell'Oratorio S.I.N.G.

(di Eliseo Zanzarelli, Il Gallo, 17/30.11.2007)


Il ricordo di don Oreste Benzi, spentosi improvvisamente lo scorso 2 novembre, è vivo e lo sarà a ` lungo, probabilmente in eterno. La comunità oritana ha avuto l'occasione di abbracciare fisicamente don Oreste, ospite dell'Oratorio
S.IN.G. poco più di due anni fa, il 26 maggio 2005, in occasione dell'assegnazione del Premio nazionale "Donato Carbone". Prese anche parte al contestuale convegno dàl tema "Diversamente abili, dall'handicap all'integrazione" colui che dal Santo Padre è stato definito "un infaticabile apostolo della carità a favore degli ultimi e degli indifesi, che si è fatto carico di tanti gravi problemi sociali che affliggono il mondo contemporaneo". Il suo intervento in quella occasione, ricordano all'Oratorio, durò una quarantina di minuti e fu intenso, commuovente, vero! E seguito dagli applausi scroscianti della gente accorsa in massa ad ascoltarla. Ai numerosi ragazzi in carrozzina presenti in sala riservò una carezza, una parola, una preghiera. "Ricordo con emozione i primissimi contatti con don Oreste e la giornata ad Oria", afferma Roberto Schifone, vice presidente dell'Oratorio, "sono convinto che non dimenticheremo mai quella forte emozione vissuta. Ricordo con commozione il momento in cui, con grandissima umiltà, mi chiese di poter cele
brare prima del Convegno e l'onore di servire all'altare al suo fianco fu tanto". Memorabile resta l'incontro avvenuto in Piazza San Pietro nel 2000, in occasione del Grande Giubileo, tra don Oreste, Giovanni Paolo II ed un gruppo di prostitute liberate dalla schiavitù dal prete di Rimini. Lo si incontrava spesso lungo le provinciali, armato del Santo Vangelo, mentre
parlava con le prostitute per convincerle a sfuggire alla schiavitù della strada e prometteva loro protezione e sopravvivenza libera. "Purtroppo", aggiunge il presidente dell'Oratorio, Saverio Fella, "non ricoprivo ancora la presidenza nel 2005 e non ho avuto modo di conoscerlo di persona. Ho letto tutti gli articoli che la stampa del tempo dedicò all'evento oritano, ho visionato il filmato, sono rimasto sconvolto dall'appartenenza a Cristo di questo anziano nonno dei poveri. Ascoltando il suo intervento, e quello degli amministratori locali, mi intristisco quando penso alla promessa di abbattere le barriere architettoniche del Parco dei Ragazzi. Promessa che, ricevuta da don Oreste stesso come garante dei diversamente abili presenti, a distanza di due anni è morta assieme al nonno dei poveri". Don Oreste lascia un vuoto incolmabile soprattutto in quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo e conoscerlo di persona. "L'altro giorno nel time out oratoriano", conclude Schifone, "abbiamo pregato per l'anima beata di Oreste, ringraziando Dio per averlo conosciuto ed ospitato nel nostro Oratorio. Certamente dal Cielo non ci lascerà orfani della preghiera che aveva'assicurato per i nostri giorni ripartendo da Oria".

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