venerdì 30 novembre 2007

Non accettaiamo denunce di malafede.

(fonte il Quotidiano, 30.11.2007)

Quelle selezioni erano assolutamente regolari. Dopo la precisazione della Abs Consulting, ora arriva anche quella del sindaco di Oria Cosimo Ferretti, che risponde alle polemiche sollevate da Francesco Patisso, escluso dalla graduatoria.
«L'amministrazione comunale ha pubblicato le graduatorie provvisorie dei candidati ritenuti idonei e selezionati (provvisorie in quanto da recepire e controllare a cura dell'Ufficio Nazionale del Servizio Civile) al fine di consentire a chiunque di poter presentare formalmente eccezioni ed accedere alla propria scheda di valutazione. A seguito di alcune precisazioni espresse da parte di un candidato, il Comune ha formalmente richiesto ai selezionatori di verificare le eccezioni esposte dal cittadino, in modo che si chiarisca nel più breve tempo possibile una questione di mero controllo formale, in quanto concernente la sola valutazione titoli (nell'ambito della quale è sufficiente addizionare coefficienti di punteggio identificati dall'Unsc ed attribuibili ai certificati dei titoli di studio e lavorativi esibiti dai candidati). Ovviamente è ferma intenzione dell'Ente, qualora siano rilevati tali errori di mero calcolo addizionale durante la selezione, pubblicare le graduatorie corrette trasmettendo le medesime al1'Unsc prima della data di avvio dei progetti (prevista per il 17 dicembre)».
«La fase procedurale descritta - continuna il primo cittadino - appartiene a fattispecie normativamente previste e, peraltro, verificatasi in altri casi. Per tale ragione, il tono polemico e ingiustamente lesivo dell'immagine del Comune di Oria da parte del candidato che ha proposto eccezioni, ci spinge a chiarire che il Comune non è disponibile a subire denunce di malafede in processi mediatici privi di fondamento. Ipotizzare il dolo ai danni di un giovane cittadino in sede di valutazione titoli è un sillogismo completamente privo di logica, in quanto il candidato di riferimento - che si è preoccupato, prima ancora di ottenere risposta alle sue eccezioni, di proclamare alla stampa e alle Istituzioni pubbliche un inverosimile processo persecutorio ai suoi esclusivi danni da parte del Comune - è stato ritenuto peraltro idoneo in sede di colloquio».
«Precisiamo, infatti, che la collocazione in posizione utile in graduatoria è subordinata all'idoneità riscontrata dal valutatore al colloquio psico-attitudinale: quest'ultimo verte su valutazioni discrezionali espresse dal commissario ed afferenti l'attitudine del proponente a svolgere il servizio civile. Non può dunque esservi dolo in una valutazione che, nella sua componente discrezionale, è risultata a tutti gli effetti positiva!
Non sembra opportuno, pertanto, proseguire in una difesa non necessaria in quanto i fatti (non le parole) evidenziano come il candidato sia stato valutato positivamente dalla commissione ed è stato posto nelle condizioni di proporre eccezioni in merito al punteggio relativo ai titoli. Appare alquanto grottesco, peraltro, che nella polemica si sia voluto inserire il padre del candidato, dipendente comunale noto per i suoi trascorsi che, certamente, non è nella posizione più adatta per ergersi a tutore della legalità e della imparzialità amministrativa».
«Una cosa è certa - conclude Ferretti - che la medesima procedura utilizzata dal Comune di Oria non ha mai avuto alcuna contestazione nei ben altri 15 comuni della regione (di cui 7 nella provincia di Brindisi) che si sono avvalsi del supporto della medesima società di consulenza. Così come è altrettanto evidente che su più di 70 partecipanti alle selezioni del Comune di Oria per il servizio civile nazionale vi è stato un solo candidato che ha eccepito presunte irregolarità».

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