venerdì 30 novembre 2007

La rettifica. L'avvocato Assanti in difesa del suo assistito.«Quel dipendente comunale era regolatmente a riposo»

(fonte Il Quotidiano, 30.11.2007)

Dall'avvocato Cossimo Assanti riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente rettifica.
In data 25.11.2007 alla pagina 26 della sezione di Brindisi di codesto quotidiano, compariva un articolo titolato come segue: "In giro durante l'orario di lavoro. Denunciato".
Vi è che, tutto quanto riportato nel detto articolo e attribuito al mio assistito (indicato con le sole iniziali ma facilmente riconoscibile) non solo non è veritiero, ma in più parti riporta una ricostruzione assolutamente fantastica degli avvenimenti narrati, con grave pregiudizio per l'onore, il decoro e la reputazione del signor G.G.
Stante quanto sopra, si richiede la suddetta rettifica per i seguenti motivi:
1) non è vero che il signor G.G. nel giorno e nell'ora indicata risultava "ufficialmente in servizio", vera essendo, invece, la circostanza che lo stesso in tale data era assente dal servizio per turno di riposo, così come si può agevolmente evincere dai registri delle presenze del personale;
2) non è vero, pertanto, che ha lasciato il posto di lavoro senza avvertire nessuno, per la semplice e deducibile circostanza che colleghi e superiori erano al corrente della sua legittima e documentata assenza dal servizio;
3) non è vero che il signor G.G. si è recato su di un terreno di sua proprietà per dedicarsi alla "coltivazione del campo", vero essendo, invece, che lo stesso è sempre rimasto presso la sua abitazione assegnatali in virtù della sua qualità di custode degli uffici giudiziari ivi esistenti, e presso cui stava effettuando servizi di pulizia quando ha notato la presenza del sindaco, il quale sorprendentemente si era introdotto senza preavviso e senza autorizzazione alcuna, in locali ai quali non sembra avere libero accesso;
4) tutto quanto verificatasi nella giornata del 23.11.2007, dall'intervento del sindaco a quello dei carabinieri di Oria, ha avuto quale perimetro solo ed esclusivamente i locali occupati per ragioni di servizio dal mio assistito e destinati a sua privata abitazione.
Il signor G.G. pubblico dipendente dal comportamento notoriamente irreprensibile, non ha mai posto in essere atti contrari ai propri doveri di ufficio, nè ha mai operato al di fuori di quelle che sono le sue legittime prerogative.

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