martedì 20 novembre 2007

Sussidio per il terzo figlio, meglio tardi che mai

(di Eliseo Zanzarelli, Il Gallo 17/30.11.2007)


Meglio tardi che mai. Avranno pensato questo le famiglie in attesa del sussidio per il terzo figlio a carico. C'è stato fermento nei giorni scorsi a Palazzo di Città in proposito. Diversi geni tori, preoccupati per l'evidente ritardo del cospicuo assegno sociale (circa 1.500 euro che fanno certamente comodo a quanti con tre figli a carico ed un reddito familiare basso devono portare avanti una famiglia), a più riprese si sono presentati, nell'ultimo periodo, negli uffici comunali per chiedere delucidazioni,
risposte precise all'Amministrazione. Risposte che all'inizio, secondo quanto alcuni di essi hanno riferito, sono state piuttosto vaghe. Del tipo "tutto procede, stiamo lavorando per vot"' e "abbiamo avuto dei problemi di organico, ma adesso abbiamo accelerato i tempi". Spiegazioni che non hanno soddisfatto (e come avrebbero potuto?) i quesiti di chi, anche facendo affidamento su questa entrata, deve far quadrare i conti del bilancio familiare. Queste famiglie, qualora continuassero a rientrare nei requisiti di legge richiesti, dovrebbero poter usufruire del sussidio fino alla maggiore età del primogenito. Perché il contributo sia però corrisposto è necessario che il Comune sbrighi le pratiche da inviare all'Ente Previdenziale. Ad oggi questo non è ancora avvenuto. Di qui la giustificata preoccupazione per la perdita di quanto spetterebbe di diritto e le civili proteste. Gli scorsi anni, infatti, già a luglio le circa quaranta famiglie interessate avevano ricevuto la seconda e definitiva rata del sussidio. Quest'anno, invece, a novembre inoltrato non hanno ancora ricevuto un centesimo. Motivo? Abbiamo provato a chiederlo in Comune, prima all'assessore ai Servizi Sociali, Michele Schifone, che ci ha poi indirizzati al Segretario Generale, dott. Barletta, che ci ha a sua volta indirizzati a Giovanni Oggiano, solerte ed apprezzato dipendente comunale, già in passato occupatosi del disbrigo delle pratiche in questione e da poco trasferito di ufficio. Insomma, qualcosa di molto simile ad uno scaricabarile. In ogni caso il Segretario ha tenuto a precisare che i disguidi sono legati soprattutto ai problemi di personale negli uffici comunali. Il pensionamento di due storici ed efficienti impiegati, da poco rimpiazzati, l'assenza per malattia di qualche altro dipendente, lo spostamento a nuove mansioni di alcuni di quelli ancora in attività, avrebbero, a detta di Barletta, rallentato l'azione degli uffici. E non solo riguardo il sussidio in oggetto. Sebbene quello legato al personale burocratico rappresenti obiettivamente un annoso problema per il Comune di Oria, non pare giusto che la scarsa risolutezza riguardo le nuove assunzioni ed i problemi legati alla destinazione a nuove mansioni vadano a penalizzare il cittadino. Ritornando al sussidio, solo ora che, giunti a fine anno, la situazione si è fatta critica, qualcosa sembra essersi smosso. All'esperto Oggiano, sebbene destinato ad altre mansioni, sarebbero state riassegnate le pratiche relative al terzo figlio. Sarebbe stato stilato un piano di lavoro che l'impiegato, secondo i genitori sull'orlo di una crisi di nervi sempre puntuale in passato, "saprà certamente rispettare". Ritornato alle "sue" competenze, Oggiano si starebbe dando un gran da fare, portandosi addirittura il lavoro a casa pur di fare chiudere in tempo le pratiche. Si sarebbe ancora in tempo infatti: la documentazione dovrebbe a quanto pare essere inoltrata entro la fine dell'anno. Dal ritardo non dovrebbero peraltro scaturire conseguenze negative ai danni delle famiglie. E sebbene si tratterà di un sussidio in extremis, sempre meglio essere ottimisti. In fondo, meglio tardi che mai!

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