mercoledì 21 novembre 2007

Manca il numero legale, salta il Consiglio comunale

di EMILIO MOLA, Senzacolonne, 21.11.2007

Si sarebbe dovuto discutere di calamità naturali, tagli ai trasferimenti e sicurezza stradale nel consiglio comunale convocato per ieri pomeriggio alle sedici presso palazzo di Città. E invece non se ne è fatto più nulla. La seduta è saltata per mancanza del numero legale. E'bastata l'assenza di un solo esponente di maggioranza, il consigliere di Impegno sociale Glauco Caniglia, perché la compagine di centrodestra facente capo al sindaco Cosimo Ferretti non disponesse più della prevalenza politica in aula sulle opposizioni. Le quali, alla prima richiesta di voto hanno abbandonato l'assise, facendo così mancare il numero legale. Da registrate a fine seduta un acceso scontro verbale tra il primo cittadino e il capogruppo dell'Ulivo in Consiglio Domenico D'Ippolito, che ha accusato il capo dell'amministrazione di non disporre più di una maggioranza stabile in grado di garantire un governo al Paese. Di tutt'altro avviso Ferretti, per il quale il Consiglio avrebbe potuto proseguire fino alla votazione conclusiva del primo punto. E infatti la debacle della maggioranza è stata del tutto inaspettata: perfino per gli stessi consiglieri. II problema del numero legale è saltato fuori quando, durante la discussione del punto riguardante la cosiddetta "strada di Sant'Andrea", che dovrebbe collegare la città alla statale 7, il consigliere Farina in quota Udc ha chiesto di poter prendere visione del progetto. Un'istanza che secondo il consigliere D'Ippolito avrebbe dovuto essere messa ai voti. Ma non per il primo cittadino. Alla fine il presidente del consiglio ha chiesto il parere dei presenti, cui ha fatto seguito l'uscita dall'aula dei membri dell'opposizione. Tra loro anche i pezzi di maggioranza staccatasi dalla stessa nel corso di questo primo scorcio di legislatura: quindi il capogruppo di Forza Italia Egidio Conte, il consigliere Antonio Metrangolo di Alleanza Nazionale, Mauro Marinò e Antonio Fullone, rispettivamente ex Impegno socialie ed ex Udc, oggi "gruppo indipendente". In aula sono rimasti i restanti dieci consiglieri di centrodestra, in numero insufficiente per poter proseguire. Da qui l'annuncio del presidente dell'assemblea Gianfranco Sorrento: "La seduta è sciolta per mancanza del numero legale".
Tutto quindi rinviato a data da destinarsi, inclusi i quattro punti all'ordine del giorno dei quali è stato discusso solo mezzo. In particolare nella giornata di ieri l'aula avrebbe dovuto prendere posizione in merito al taglio dei trasferimenti agli enti locali deciso dal governo centrale. Ma non solo. In lista anche provvedimenti che avrebbero certamente raccolto il voto unanime dell'aula. Tra questi la richiesta all'amministrazione provinciale di inserire nel piano triennale delle opere pubbliche il progetto di eliminazione della curva a raso lungo la strada provinciale che da Oria conduce a Latiano. Un tratto pericolosissimo, che solo poche settimane fa ha inghiottito la sua ennesima giovane vittima in uno spaventoso schianto contro la colonna di una villa vicina. Infine 1'assise sarebbe stata chiamata ad esprimersi sull'eventualità di chiedere al governo il riconoscimento dello stato di calamità per tutto il territorio comunale, per l'eccesso termico dello scorso luglio, che ha causato la perdita di interi raccolti ai danni dei coltivatori locali.

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