giovedì 29 novembre 2007

«Selezioni regolari: solo accuse infamanti».La replica della Abs Consulting sul giovane escluso dalla graduatoria per i servizi sociali.

(fonte Il Quotidiano, 29.11.2007)
La Società Abs Consulting sas respinge le accuse di Francesco Patisso, un giovane escluso dalla graduatoria per i servizi sociali di Oria.
Secondo la società, infatti, il giovane «non dice di essere stato ritenuto idoneo in sede di colloquio motivazionale, unica sede peraltro ove i selezionatori hanno ai sensi della normativa vigente un margine di discrezionalità che consente loro di dichiarare non idoneo il candidato qualunque sia il punteggio scaturito dalla oggettiva valutazione dei titoli. Tra l'altro, si tenga conto che l'esperienza di obiezione di coscienza, fino al 31.12.2004 rappresentava requisito ostativo alla presentazione della domanda di servizio civile volontario (rimosso con decorrenza 1 gennaio 2005) e quindi solo da allora si evidenziano rari casi di questo genere da valutare; esperienza che comunque al candidato ricorrente è stata valutata e per cui è stato attribuito un punteggio (fatto omesso nelle dichiarazioni del Patisso Francesco), così come è avvenuto in assoluta parità di condizioni e con il medesimo criterio in altri casi; seppur applicando un criterio ermeneutico della normativa, che il ricorrente contesta e su cui l'Amministrazione cornunale risponderà dopo aver valutato il ricorso, compreso il nostro parere».
La società replica anche alle accuse mosse dal padre del ragazzo, Leonzio Patisso, sindacalista della Uil. «Per non parlare del compenso, tra l'altro non ancora riscosso e inerente i servizi di progettazione, formazione generale e specifica; monitoraggio e selezioni, senza aver percepito ad un anno dall'inizio del lavoro nemmeno 1 centesimo di acconto, accollandoci totalmente il rischio che la progettazione non venga approvata, progettazione che permetterà a 22 giovani di avviare un'esperienza di utilità sociale e di orientamento al lavoro al servizio della comunità oritana (a proposito dell'affermazione gratuita e infamante sulla nostra presunta "specializzazione" a detta del Patisso padre nella "inosservanza delle disposizioni legislative e regolamentari in danno dei giovani disoccupati"); compenso tra l'altro che viene indicato nell'articolo nella sua entità precisa, violando la nostra privacy e indirettamente palesando però la congruità e a nostro parere la modicità dello stesso, vista la mole di lavoro che ha coinvolto progettisti, selezionatori, amministrativi, formatori di primo livello, che proseguiranno il lavoro nei dodici mesi di servizio e a servizio dei ragazzi selezionati. Poco preciso é inoltre il Patisso padre quando ricomprende nel compenso anche i 2310 euro di iva che questa Società dovrà versare all'erario, notoriamente essendo l'imposta sul valore aggiunto esclusa dalla componente reddituale d'impresa, denaro a esser rigorosi ancora percepito da questa società».

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