giovedì 15 novembre 2007

Una pioggia di soldi dallo Stato con false fatture per 4 milioni

(fonte Il Quotidiano, 15.11.2007)

Una frode fiscale per oltre 4 milioni di curo è stata scoperta dalla compagnia della Guardia di Finanza di Francavilla.
Nei guai è finita una impresa di Oria operante nel settore dell'edilizia.
Le Fiamme gialle, al comando del capitano Benedetto Labianca, hanno denunciato all'autorità giudiziaria il titolare della ditta edile oritana. Nel corso di specifiche indagini i finanzieri avrebbero accertato l'emissione di una documentazione fiscale fittizia nei riguardi di un'altra azienda del settore del turismo con sede nel tarantino, e precisamente a Maruggio. Stando agli accertamenti eseguiti, l'imprenditore edile avrebbe effettuato questa operazione allo scopo di ottenere indebitamente contributi pubblici per circa un milione e mezzo di euro, sulla base delle provvidenze della legge 488/92.
L'imprenditore oritano avrebbe omesso nei periodi d'imposta 2005 e 2006 fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di oltre 4 milioni di curo. I finanzieri hanno appurato che la stessa impresa operava nelle due province di Brindisi e Taranto ed a volte anche fuori i confini regionali.
Questa operazione fa seguito ad altre registratesi in provincia di Brindisi, sempre per quanto riguarda la lotta alla frode fiscale. Tra settembre e novembre di quest'anno (e il 2007 non si è ancora concluso) la Guardia di Finanza ha fatto venire alla luce sul territorio provinciale una serie di frode fiscali dal valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.
In particolare il 31 ottobre scorso le fiamme gialle di San Pietro Vernotico appurarono una frode fiscale dal valore complessivo di oltre 4 milioni di curo attuata da un soggetto economico completamente sconosciuto al Fisco Italiano. Nei periodi di imposta dal '99 al 2006, l'imprenditore aveva omesso di presentare le dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi, dell'Iva e quale sostituto d'imposta, oltre all'emissione di fatture per operazioni inesistenti per un totale di oltre un milione di euro. Nell'ambito della stessa indagine risultarono coinvolte 15 imprese e altrettante persone furono denunciate all'autorità giudiziaria per frode fiscale. Sempre nell'ottobre scorso la Guardia di Finanza di Brindisi riuscì ad individuare una società che aveva emesso nel comune capoluogo fatture per ope razioni inesistenti per un importo complessivo di oltre 2 milioni di curo consentendo, ad altre imprese, di ottenere indebitamente finanziamenti pubblici.
Il 27 settembre fu pizzicato dalle Fiamme gialle il titolare di un noto stabilimento balneare del litorale brindisino che aveva irregolar mente tenuto la contabilità ai fini fiscali, omesso di contabilizzare i ricavi, evaso l'imposta sul valore aggiunto ed impiegato un lavoratore in nero.
Un altro colpo grosso di oltre sei miliardi delle vecchie lire evasi al Fisco si registrò nel giugno scorso quando militari della Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico rilevarono che una società di San Donaci si era resa artefice di una frode fiscale per oltre 3.300.000. E un'altra frode fiscale, ma stavolta dell'importo di circa 7 milioni di euro, fu accertata dai finanzieri della compagnia di Francavilla nella città degli Imperiali nell'aprile di quest'anno. Nel mirino finì una società operante nel settore della progettazione, produzione e realizzazione di allestimenti fiere.

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