lunedì 7 luglio 2008

Al sindaco restano le dimissioni

di Francesca D'ABRAMO, Il Quotidiano, 7.6.2008

Si rivolgono direttamente ai cittadini per parlare della situazione politica ad Oria i consiglieri del Pd Tommaso Carone, Domenico D'Ippolito, Giancarlo Marinò e il segretario cittadino, Cosimo Patisso. Sul tavolo ci sono ancora le carte del penultimo, animato, consiglio comunale e la beffa dell'assise-lampo in cui né l'opposizione, né i dissidenti della maggioranza di centrodestra hanno fatto in tempo a partecipare.
Ma il vero interlocutore è il sindaco, Cosimo Ferretti.
Nel penultimo consiglio comunale, l'opposizione è rimasta in aula, ha garantito il numero legale ed ha votato a favore della risoluzione della controversia fra Comune ed un privato su un problema di edilizia. E' cambiato qualcosa nel vostro atteggiamento?
(Carone, D'Ippolito, Marinò e Patisco)
"No, ci siamo semplicemente comportati con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e degli imprenditori di Oria. Era la terza volta che il consiglio era chiamato a pronunciarsi su questa controversia e la maggioranza non era stata capace di concludere. Perché non si vada a scapito degli oritani, perché questa amministrazione è contro gli imprenditori, noi abbiamo sopperito alle mancanze della maggioranza, pensando a chi investe, a chi compra una casa, a chi deve lavorare".
Sareste disposti, se vi venisse chiesto, a dare un vostro voto decisivo anche su altre questioni?
(Carone, D'Ippolito, Marino e Patisso)
"Sulle grandi questioni di interesse collettivo siamo pronti al dialogo, come ad esempio l'edilizia pubblica sui grandi progetti. ma... punto qui!"
(Marinò)
"Questa amministrazione non ha rispetto per il ruolo dei consiglio comunale. Basti pensare che alla mia interpellanza sulla pulizia dei cassonetti è stata data risposta dopo 7 mesi! Eppure non era un attacco al sindaco ma si chiedeva, nell'interesse dei cittadini, di verificare se la ditta appaltatrice svolgesse in pieno il suo compito, in caso contrario, poiché in quel periodo si negoziava sul contratto, si poteva e doveva chiedere uno sconto sul canone".
Che profilo tracciate dell' amministrazione Ferretti, al di là degli aspetti tecnici, sul programma effettivamente realizzato?
(Patisso)
"Rispondo in pochi punti salienti. L'esordio di questa giunta è stato l'aumento dell'Irpef dello 0,50%. E per che cosa? Per finanziare gli incarichi legali dati a perenti ed amici su contenziosi e piccole controversie che potevano essere risolte bonariamente. Poi c'è la consuetudine di convocare le commissioni a ridosso dei ponti o di sabato, in modo che il Comune paghi le spese di viaggio ai consiglieri che lavorano fuori e vogliono tornare per il week end. Ultimo atto, il bando per i schioschi nei parchi comunali: fatto all'ultimo momento. per pochi mesi e senza differenziare fra le tre aree offerte: la Villa Comunale, Parco Montalbano e Piazza della Libertà. Come si vede manca la, programmazione per lo sviluppo"
Avete chiesto in consiglio pubblicamente, fra gli applausi ironici di alcuni esponenti del centro destra, le dimissioni immediate del sindaco: perché?
(Marinò)
"La situazione è di stallo, la maggioranza è paralizzata dai ricatti dei singoli consiglieri. Chiedo ai cittadini se desiderano essere governati "sotto ricatto". I "fedelissimi" di cui il sindaco dice di andare fiero lo hanno abbandonato, non ha più i numeri, deve prenderne atto. L'ultimo consiglio ne è la prova".
(Carone)
"Il sindaco mostra di non comprendere il tessuto imprenditoriale della città: la zona artigianale è ferma a come l'ha trovata, abbiamo pagato consulenti esterni ma è ancora tale e quale a prima: l'imprenditore Ferrarese voleva realizzare un nuovo capannone per ingrandire la sua attività, potevano sistemare la cosa in aula, ma il sindaco con un atteggiamento capriccioso e irresponsabile ha votato contro la sospensione per apportare delle piccole modifiche e dare subito il via libera alla delibera: culla questione di via Vecchia Oria-Sava, ha cercato di dare la colpa alle passate amministrazioni di centro sinistra ma è una vera bugia. E' anche una bugia che abbia risolto lui il problema, perché grazie al Pd ha avuto il numero legale ed i voti sufficienti! E si tratta di un provvedimento che poteva adottare già sette mesi fa, a prescindere dalla sentenza dei Tar...". (D'Ippolito) "Inoltre. ancora una volta. abbiamo sforato il patto dì stabilità, quindi possiamo annunciare ai cittadini che le assunzioni promesse e messe in bilancio non si potranno fare".
Sostenete che il sindaco non abbia più i numeri, allora, se ne siete convinti, perché non prendete l'iniziativa con una mozione di sfiducia?
"Stiamo in effetti valutando la possibilità di una mozione di sfiducia"

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2 commenti:

B.M. ha detto...

E fatela sta mozione di sfiducia,
cosa aspettate! Gli oritani non vi saranno di nessun aiuto, perchè si sono rasseganti, "tanto ,dicono , tutti sono uguali".Dimostriamo che non è così, che in Oria non ci sono soltanto i vari G...., I...V......S....e chiunque faccia parte di questa maggioranza.Ci vuole un'azione forte che scuota un pochino gli oritani da questo "torpore" in cui sono finiti. Oria non può finire così!!!

Anonymous ha detto...

se la facciano pure a se stessi una mozione di sfiducia per quanto sono ridicoli ed inconcludenti stanno pensando solo alle chiacchiere e le cose serie passano sotto il naso di tutti

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