martedì 22 luglio 2008

CENSURA AI BLOG, ECCO LA DETERMINA. 1500 EURO ALL’AVVOCATO-CONTROLLORE, STESSO STUDIO DI UN CONSIGLIERE COMUNALE DI MAGGIORANZA.

L’incarico esterno non poteva essere conferito causa la mancata comunicazione delle consulenze al Ministero della Funzione Pubblica
Incarico generico e incerto nella durata. L’avvocato Annicchiarico sarà pagato una tantum o vi sarà qualche altra determina più in là?

di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne, 22.7.2008

Sta facendo discutere la delibera di Giunta Comunale numero 158 dello scorso otto di luglio, con cui l’amministrazione ha voluto prendere posizione sul nuovo fenomeno dei blog, tanti e spesso interessanti, trattanti tematiche squisitamente oritane. Ora spunta la determina del responsabile dell’Ufficio Contenzioso, il segretario generale Francesco Barletta, con cui si stabilisce l’impegno di spesa per l’incarico al legale che si occuperà di monitorare le pubblicazioni on-line. L’avvocato Pasquale Annicchiarico, collega di studio del consigliere comunale di maggioranza Antonio Almiento, percepirà dalle casse comunali 1.500 euro come corrispettivo per questa singolare “missione” assegnatagli. Un incarico, questo, che, al di là delle critiche di merito, probabilmente non sarebbe neppure potuto essere assegnato, dato che il comune non ha comunicato la lista delle consulenze esterne dell’anno 2006 al Ministero della Funzione Pubblica, avendo disatteso quanto prescritto dal decreto legislativo 165 del 2001. La prova? On-line: www.inovazionepa.gov.it, elenco dei comuni che al 30 giugno non hanno adempiuto agli obblighi di trasmissione delle liste con nominativi dei consulenti, tipo di prestazione e compenso erogato. Oria c’è. L’articolo 53 comma 15 della normativa recita così: “Le amministrazioni che omettono gli adempimenti di cui ai commi da 11 a 14 (gli obblighi di comunicazione al Ministero, ndr) non possono conferire nuovi incarichi fino a quando non adempiono”.
Ciò posto, l’incarico è comunque stato affidato da Barletta dopo aver preso atto della delibera di Giunta numero 158 del 8 luglio scorso, con cui l’organo esecutivo comunale riteneva dover auto-tutelare il Palazzo, e considerato il fatto “che le notizie e i commenti pubblicati su detti siti – si legge in determina - sono utilizzati impropriamente da ipotetici anonimi cittadini per offendere e ledere la reputazione del Consiglio, della Giunta Municipale, dei funzionari del Comune di Oria”.
Una posizione forte, anzi oltranzista, a sua tutela, a tutela dell’onorabilità e del buon nome dell’amministrazione, dei suoi organi istituzionali, minacciati dal florilegio di questi nuovi strumenti di comunicazione di massa e dalle loro potenziali “ingiurie” e “diffamazioni”, quella che l’amministrazione ha inteso esprimere in danno dei blogger.
Una posizione espressa attraverso una delibera ed una determina a molti parse discutibili. L’oggetto dell’indagine affidata al legale non pare, neppure all’occhio di un profano, ben specificato: su quale sito o fatto specifico dovrà concentrare l’attenzione l’avvocato incaricato? Qualche reato in spregio dell’amministrazione e degli organi istituzionali comunali è già stato perpetrato? O si tratta, come gli stessi blogger temono, di tutela preventiva, a priori, da parte del Comune? O piuttosto ancora, la delibera è mirata a fare pressione sui responsabili dei siti perchè smettano di esercitare il diritto di critica? Ed ancora, già che la legge accorda ad ognuno individualmente la facoltà di far valere in giudizio il proprio diritto a non essere ingiuriato o diffamato (a mezzo blog più probabile la diffamazione, data la costante assenza della persona offesa), perchè gli amministratori hanno deciso di tutelare la propria immagine, propri decoro onore e rispettabilità, in via collettiva, quindi con risorse pubbliche? Dai documenti non risulta essere poi fissata la durata dell’attività nella titolarità di Annicchiarico: per quanto tempo il legale dovrà dare una sbirciatina on-line? La spesa di 1.500 euro, tutto sommato ragionevole proprio in considerazione dell’emergente indeterminatezza temporale dell’incarico, è “una tantum” o di tanto in tanto verranno stanziate altre somme in favore dell’avvocato?
Questi solo alcuni degli interrogativi emersi questi giorni, caratterizzati da un fervente dibattito in città sul caso.
Le critiche più sdegnate al riguardo hanno fatto e fanno leva sull’articolo 21 della vigente Costituzione repubblicana, che al primo comma recita così: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Più che mai determinati ad andare avanti per la strada intrapresa i responsabili dei due maggiori e più seguiti blog cittadini, Franco Arpa (www.notediarpa.blogspot.com) e Antonello D’Amico (www.oritano.blogspot.com), quest’ultimo uscito allo scoperto per affrontare di petto la situazione dopo un anno esatto trascorso nell’anonimato, scelto, a detta stessa del diretto interessato, per motivi di pura opportunità e non di codardia. Recente e messa on-line a “blog unificati” una foto in cui i due sono immortalati con la mano davanti la bocca a mo’ di bavaglio. In questa foto, sullo sfondo, in cielo, sul blog di D’Amico, fiera sopra il castello immortalato da piazza Lama, campeggia la bandiera di uno Stato spesso aspramente criticato causa censura e violazioni di altre libertà fondamentali: la Cina.

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