mercoledì 16 luglio 2008

ORIA: ARRESTATI DUE USURAI

fonte BrindisiTG24, 16.7.2008

Taglieggiavano il giovane titolare di una tabaccheria di Oria i due malviventi arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana in collaborazione con la stazione di Oria. Il ragazzo, un trentaquattrenne oritano, si era rivolto a Cosimo Bembi e ad Antonio Fanelli, pregiudicati del luogo, per ottenere, dapprima, un prestito da 3mila euro, poi altri due prestiti, per un totale di circa 8mila euro. Il giovane titolare della tabaccheria, infatti, si trovava in una grave situazione di morosità nei confronti della società Lottomatica e rischiava di perdere la licenza governativa per il gioco del Lotto a causa di una serie di giocate a debito. Era finito così nella spirale dell’usura, costretto a restituire ai due uomini ben 75mila euro di interessi. Alcuni parenti del ragazzo, avendo notato le spese anomale ed un netto cambiamento del suo umore, si sono quindi rivolti ai Carabinieri. Gli uomini dell’Arma, con queste scarse notizie, hanno dato vita ad una serie di indagini “da vecchio sbirro” con pedinamenti e controlli, che li ha portati a comprendere il quadro criminale della vicenda, nonostante la mancata collaborazione della vittima, inconsapevole del lavoro dei Carabinieri. Il giovane, sempre più impantanato nei debiti, continuava a pagare regolarmente, in contanti, ma anche con valori bollati, ricariche telefoniche e stecche di sigarette. Tuttavia, a causa dell’altissimo tasso di interesse, ad un certo punto si è trovato costretto a ricorrere ad una serie di stratagemmi, suggeriti ed orchestrati da Fanelli, come l’acquisto a rate di una BMW X3, rivenduta immediatamente per ottenere denaro contante, o la scrittura privata in cui si impegnava a vendere la sua attività per ripianare una parte dei debiti, che aumentavano di trecento euro ogni volta che versava in ritardo la rata dovuta ai due, i quali non esitavano a intimidire il giovane con la minaccia di intervento da parte di non meglio precisati “amici calabresi”. Fortunatamente l’intervento dei Carabinieri, che hanno tratto in arresto i due usurai, è arrivato in tempo ed il giovane, che aveva nel frattempo versato circa 55mila euro, è stato liberato dal giogo del debito. I due malviventi sono accusati di usura in concorso. Bembi, inoltre, è accusato di estorsione, mentre Fanelli di truffa. Con l’attuale congiuntura economica il rischio che sempre più persone possano ricorrere a questo genere di “finanziamenti” è molto concreto. Questo caso dimostra che, anche per queste situazioni, che a chi le vive appaiono come una vera e propria prigione senza sbarre, una soluzione esiste: rivolgersi alle forze dell’ordine.

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