venerdì 4 luglio 2008

Quanta fretta.

di Oritano, 4.7.2008

Oggi i ragazzi della casa comunale avevano una gran fretta, forse non funzionavano i condizionatori o sarà stato lo spavento per l'improvviso temporale .
Il Consiglio Comunale, convocato per le 16,30, alle 16,42 era già finito.
Fatto l'appello, presenti i ragazzi, assenti tutti gli altri (opposizione, PDLb, addetta alle registrazioni), votati i punti all'ordine del giorno.
Finito tutto, ci si rivede alla prossima ... tanto i numeri ci sono ... se poi qualcuno frigna non fa nulla, tanto tra una settimana si sarà metabolizzato anche questo episodio. L'ennesimo a cadere nel dimenticatoio ... quest'anno non c'è l'affaire Castello per narcotizzare le coscienze e sviare l'attenzione e quindi via, si proceda, in maniera rapida ed indolore (...)
Avrei voluto scrivere qualcosa di più ma ... c'è poco da scrivere, lascio a Voi ogni considerazione e riflessione, i fatti parlano da soli, nulla da dire sull'aspetto tecnico della cosa sicuramente legittimo, ma davvero Oria merita questo ?

La morte della democrazia non sarà opera di un assassino in agguato. Più probabilmente sarà una lenta estinzione causata da apatia, indifferenza e denutrizione
Robert M. Hutchins

1 commenti:

il cielo è sempre più blu ha detto...

come è vera quella citazione, caro oritano!!La democrazia spesso, non muore per mezzo di atti violenti, ma subdolamente, in silenzio e con l'abitudine ad alcuni comportamenti.
Possibile che gli oritani hanno rinunciato per sempre, a ciò che è veramente importante: Il rispetto per le persone, l'onestà sia morale che intellettuale, la correttezza dei rapporti tra le persone!Possibile che gli oritani non sanno più cosa sono questi valori?
Lasciamo da parte i risentimenti personali e per favore, facciamolo per i nostri giovani, per i nostri figli, per noi stessi facciamo sentire la nostra voce e diciamo basta a questo sindaco(con la "S" minuscola)che si prende gioco di noi e delle nostre intelligenze! Io spero che attraverso te, caro oritano, riusciamo a svegliare le coscienze di questi oritani addormentati o forse rassegnati!

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