ACCESA CONFERENZA STAMPA DEL PARTITO DEMOCRATICO. PUNTO PER PUNTO LE CRITICHE A FERRETTI OSTAGGIO DELL'UNDICESIMO UOMO.L'opposizione pronta a presentare una mozione di sfiducia in Consiglio Comunale.
di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne, 3.7.2008
Conferenza stampa e pesante atto d'accusa nei confronti dell'amministrazione Ferretti quella di ieri in casa Pd. Il partito d'opposizione ha snocciolato punto per punto le critiche all'attuale governo della città, da circa un anno alle prese con numeri risicatissimi - appena undici su venti i voti, compreso quello del sindaco, disponibili - nella massima assise cittadina. Incontro concluso con richiesta di dimissioni e ipotesi mozione di sfiducia alle porte. Il "j’accuse" di ex diellini e diessini è partito dall'ultimo consiglio comunale, quello di mercoledì 25 giugno, in cui il numero legale è stato salvato solo grazie all'apporto delle opposizioni, nonostante la fuoriuscita dalla seduta di due fedelissimi del sindaco, Francesco Caniglia e Pietro Pasulo. "Con senso di responsabilità - ha affermato D'Ippolito, capogruppo Pd in consiglio - abbiamo salvato il numero legale, nell'esclusivo interesse della città. Questa amministrazione non è infatti in grado, autonomamente di assumesi le proprie proprie responsabilità ogni qualvolta se ne presenti l'occasione: questa volta due fedelissimi si sono sottratti al voto favorevole". Il primo cittadino ha sempre escluso responsabilità della propria amministrazione in riferimento alla vicenda Oria-Sava ed al contenzioso scaturitone, al contempo avendole addebitate all'amministrazione di centrosinistra Ardito. "Le cose non stanno assolutamente così - ha tuonato ieri D'Ippolito -, la questione è sorta all'atto della presentazione del progetto nel 2008, non dieci anni fa. Questa amministrazione ha fatto invece di tutto per ritardare i tempi così avendo danneggiato i proprietari degli appartamenti, i lavoratori presso il cantiere, gli imprenditori coinvolti nel progetto. Perché a loro cosa importa dell'economia e dello sviluppo del paese? Altra testimonianza ne è la situazione della zona industriale: ci sono 32 domande di imprenditori che chiedono i terreni assolutamente ignorate, nessuno si prodiga a stendere uno straccio di regolamento ad hoc che consenta davvero di sbloccare la situazione". Ed ancora, capitolo incarichi legali. "Continuano ad affidare incarichi legali a parenti e parenti dei parenti, non se ne può davvero più. Il tutto è sempre collegato agli undici voti: per mantenerli devono accontentare a turno o tutti insieme i pretendenti. Sempre gli stessi professionisti, che presentano fatture, poi prontamente liquidate, senza neppure specificare come stiano andando i contenziosi". Capitolo sprechi. "Per consentire al consigliere Francesco Greco di tornare dal Friuli, dove ha lavorato quest'anno, si sono spesi circa 1.500 euro al mese, uno stipendio superiore a quello di un assessore, per le sue discese in auto e qualche volta aereo, che non rappresentano certo i mezzi meno costosi. Senza parlare dei consigli convocati ad hoc per consentirgli di sfruttare i "ponti", troppe le convocazioni "casuali" a ridosso del fine settimana. La sua presenza era però fondamentale, stante la sindrome dell'undicesimo uomo". Estate oritana. "Dove si terranno le iniziative del programma estivo stilato dall'assessore D'Addario dato che piazza Manfredi questa estate sarà un cantiere aperto? Sono appena iniziati i lavori di ripavimentazione, infatti, proprio a ridosso dell'estate, altro segno dell'inattività di questa amministrazione che arriva sempre in ritardo su tutto. Nessuno ha pensato a spostare l'avvio lavori a dopo l'estate". Capitolo chioschi. "Oggi (ieri, ndr) è stata aperta la gara per l'apertura di chioschi stagionali in villa comunale, parco Montalbano e piazza della Libertà. Fintantoché la gara sarà conclusa e verranno stipulate le convenzioni sarà agosto. Le concessioni sono a tempo, previste per quattro mesi. Ciò significa che gli aggiudicatari delle aree godranno delle stesse per un solo mese effettivo, al massimo due. Chi volete che vada al chiosco all'aperto ad ottobre e novembre?" Capitolo finanze. "Ora è certo, il patto di stabilità è stato sforato per due volte nell'ultimo triennio. La prima volta questa amministrazione scaricò le colpe sulla precedente Moretto, ora invece? Non ha più scuse, ha sforato nonostante la presenza in Giunta di un tecnico, l'assessore Mazza, laureato in Economia. Oria pagherà, stando agli indirizzi dell'attuale governo nazionale, per il mancato rispetto dei parametri imposti: niente assunzioni previste". Capitolo conclusivo. "Per quanto esposto ed altro ancora, chiediamo al sindaco un atto di sensibilità verso il paese: si dimetta. Dimostri di voler bene alla città e di non essere attaccato alla poltrona. Non si può andare avanti così". Ipotesi sfiducia. "Stiamo seriamente valutando l'ipotesi di presentare una mozione di sfiducia in uno dei prossimi consigli. I numeri, noi, li abbiamo, basterebbe un terzo dell'assise per chiederla, noi siamo alla metà. Sebbene gli undici potranno spuntarla in maniera risicata ancora una volta, il nostro vorrà rappresentare, se del caso, un atto simbolico forte, a sottolineare il totale distacco da questo andazzo".
di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne, 3.7.2008
Conferenza stampa e pesante atto d'accusa nei confronti dell'amministrazione Ferretti quella di ieri in casa Pd. Il partito d'opposizione ha snocciolato punto per punto le critiche all'attuale governo della città, da circa un anno alle prese con numeri risicatissimi - appena undici su venti i voti, compreso quello del sindaco, disponibili - nella massima assise cittadina. Incontro concluso con richiesta di dimissioni e ipotesi mozione di sfiducia alle porte. Il "j’accuse" di ex diellini e diessini è partito dall'ultimo consiglio comunale, quello di mercoledì 25 giugno, in cui il numero legale è stato salvato solo grazie all'apporto delle opposizioni, nonostante la fuoriuscita dalla seduta di due fedelissimi del sindaco, Francesco Caniglia e Pietro Pasulo. "Con senso di responsabilità - ha affermato D'Ippolito, capogruppo Pd in consiglio - abbiamo salvato il numero legale, nell'esclusivo interesse della città. Questa amministrazione non è infatti in grado, autonomamente di assumesi le proprie proprie responsabilità ogni qualvolta se ne presenti l'occasione: questa volta due fedelissimi si sono sottratti al voto favorevole". Il primo cittadino ha sempre escluso responsabilità della propria amministrazione in riferimento alla vicenda Oria-Sava ed al contenzioso scaturitone, al contempo avendole addebitate all'amministrazione di centrosinistra Ardito. "Le cose non stanno assolutamente così - ha tuonato ieri D'Ippolito -, la questione è sorta all'atto della presentazione del progetto nel 2008, non dieci anni fa. Questa amministrazione ha fatto invece di tutto per ritardare i tempi così avendo danneggiato i proprietari degli appartamenti, i lavoratori presso il cantiere, gli imprenditori coinvolti nel progetto. Perché a loro cosa importa dell'economia e dello sviluppo del paese? Altra testimonianza ne è la situazione della zona industriale: ci sono 32 domande di imprenditori che chiedono i terreni assolutamente ignorate, nessuno si prodiga a stendere uno straccio di regolamento ad hoc che consenta davvero di sbloccare la situazione". Ed ancora, capitolo incarichi legali. "Continuano ad affidare incarichi legali a parenti e parenti dei parenti, non se ne può davvero più. Il tutto è sempre collegato agli undici voti: per mantenerli devono accontentare a turno o tutti insieme i pretendenti. Sempre gli stessi professionisti, che presentano fatture, poi prontamente liquidate, senza neppure specificare come stiano andando i contenziosi". Capitolo sprechi. "Per consentire al consigliere Francesco Greco di tornare dal Friuli, dove ha lavorato quest'anno, si sono spesi circa 1.500 euro al mese, uno stipendio superiore a quello di un assessore, per le sue discese in auto e qualche volta aereo, che non rappresentano certo i mezzi meno costosi. Senza parlare dei consigli convocati ad hoc per consentirgli di sfruttare i "ponti", troppe le convocazioni "casuali" a ridosso del fine settimana. La sua presenza era però fondamentale, stante la sindrome dell'undicesimo uomo". Estate oritana. "Dove si terranno le iniziative del programma estivo stilato dall'assessore D'Addario dato che piazza Manfredi questa estate sarà un cantiere aperto? Sono appena iniziati i lavori di ripavimentazione, infatti, proprio a ridosso dell'estate, altro segno dell'inattività di questa amministrazione che arriva sempre in ritardo su tutto. Nessuno ha pensato a spostare l'avvio lavori a dopo l'estate". Capitolo chioschi. "Oggi (ieri, ndr) è stata aperta la gara per l'apertura di chioschi stagionali in villa comunale, parco Montalbano e piazza della Libertà. Fintantoché la gara sarà conclusa e verranno stipulate le convenzioni sarà agosto. Le concessioni sono a tempo, previste per quattro mesi. Ciò significa che gli aggiudicatari delle aree godranno delle stesse per un solo mese effettivo, al massimo due. Chi volete che vada al chiosco all'aperto ad ottobre e novembre?" Capitolo finanze. "Ora è certo, il patto di stabilità è stato sforato per due volte nell'ultimo triennio. La prima volta questa amministrazione scaricò le colpe sulla precedente Moretto, ora invece? Non ha più scuse, ha sforato nonostante la presenza in Giunta di un tecnico, l'assessore Mazza, laureato in Economia. Oria pagherà, stando agli indirizzi dell'attuale governo nazionale, per il mancato rispetto dei parametri imposti: niente assunzioni previste". Capitolo conclusivo. "Per quanto esposto ed altro ancora, chiediamo al sindaco un atto di sensibilità verso il paese: si dimetta. Dimostri di voler bene alla città e di non essere attaccato alla poltrona. Non si può andare avanti così". Ipotesi sfiducia. "Stiamo seriamente valutando l'ipotesi di presentare una mozione di sfiducia in uno dei prossimi consigli. I numeri, noi, li abbiamo, basterebbe un terzo dell'assise per chiederla, noi siamo alla metà. Sebbene gli undici potranno spuntarla in maniera risicata ancora una volta, il nostro vorrà rappresentare, se del caso, un atto simbolico forte, a sottolineare il totale distacco da questo andazzo".
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