giovedì 3 luglio 2008

Riti satanici, ecco i luoghi maledetti

di Eliseo Zanzarelli, 28/6-11/7/2008

Simboli inneggianti a Satana, carcasse di animali arsi vivi, croci al contrario, 666 e dissacrazioni varie. Fenomeno riti satanici e presunte sette: ora s'indaga. Al vaglio degli inquirenti quelle che si sostiene siano le location predilette di quanti sono dediti ad esoterismo 0 bravate scimmiottanti l'esoterismo. Dopo i fatti del cimitero, quando una decina d'individui fu avvistata entro il luogo sacro travestita di tutto punto e ceri alle mani, un gruppetto di appartenenti alle forze dell'ordine ha preso ad approfondire il caso. Segno che, bravate o no, l'intenzione di porre fine agli avvenimenti c'è ed è forte. Diversi sarebbero i luoghi interessati dai consessi dei possibili adepti al culto luciferino. Diversi e sparpagliati all'interno del territorio cittadino, soprattutto in campagna, tra masserie, case abbandonate e chiesette sconsacrate, ma anche in centro città, a ridosso delle abitazioni civili. Posto sicuramente battuto dai balordi c catalogato dai titolari delle indagini come "a rischio" è ciò che resta di un'antica masseria ubicata appena (poco più di un chilometro) fuori dal centro abitato, lungo la strada che collega al Santuario di San Cosimo alla Macchia. Qui, anche secondo le testimonianze dei residenti, non di rado vi sarebbero adunanze sospette di gente mascherata, finanche proveniente da fuori provincia. Qui è possibile vedere coi propri occhi una impressionante sequenza di simboli sospetti: dalle croci alla rovescia, al 666 , numero della bestia dell'apocalisse, alla stella di David, altro segno di una certa importanza in campo occulto, al terrificante "Maledica chi entra" impresso sul bianco candido delle piastrelle di quella che sarà stata la cucina. Ciò, all'interno di quasi tutte le stanze della gigantesca struttura abbandonata ed in larga parte diroccata. All'esterno, segni di calpestio sulla vegetazione spontanea: evidente la frequentazione assidua del luogo. Dirimpetto all'accesso principale ai locali della masseria, v'è una cappella, probabile location preferita per la messinscena del rituale propriamente inteso. All'interno di essa un altarino, diversi gli affreschi sbiaditi, consumati dal trascorrer del tempo e dall'incuria. Ed indizi evidenti che fanno tanto "vissuto", frequentato: addirittura un vaso con dei fiori, e poi bottiglie di alcolici, qualche siringa, tanfo di bruciato e residui organici. Diverse volte i residenti in zona, in piena notte, hanno notato focolari proprio in prossimità della masseria maledetta, quando non addirittura all'interno. Gli sforzi investigativi si sono soffermati un bel po' sull'immobile in questione, ora oggetto di particolare attenzione. Sono però già diretti verso altri e più insospettabili siti ed altrettanto insospettabili individui, ritenuti responsabili dei fatti del cimitero e di quelli del contado oritano. In assoluta discrezione: per fatti occulti, indagini massimamente discrete.

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