venerdì 21 settembre 2007

Apri gli occhi

(di Marco Matarrelli, www.webalice.it/marco.matarrelli)


Camminavamo insieme, mano nella mano.

Gli sguardi degli altri ci accompagnavano su un lungomare in festa e affollato.
Le luci delle bancarelle illuminavano il tuo volto, rendendolo ancora più bello.

Poi, improvvisamente uno sparo!

Delle urla.

Tu che ti accasci rovinosamente a terra.

Il cemento, inizia a bere il tuo sangue a sorsi.

• Ho paura!- la tua voce trema.

• Non preoccuparti amore, andrà tutto bene… ci sono qui io.-

Il proiettile ti ha trapassata.

Sei stata un errore; al posto sbagliato nel momento sbagliato.

…Non dovevi essere tu a cadere!

La morte non ti aspettava…

Ora invece è qui, affascinata dalla tua bellezza.

Aspetta paziente sulla sedia di fronte a questo letto, per portarti via.

Apri gli occhi! Non cedere alle sue lusinghe…

Ti prego!

Ti tengo la mano, ti resto vicino amore mio. Non ti lascerò un secondo da sola.

Ti ho promesso che mai nessuno ti avrebbe fatto del male e quanto eri bella quando mi accarezzavi la guancia e dicevi:

“ Lo so! Finché ho te, nessuno può farmi del male !”

Non ho mantenuto la promessa!

Ora sei qui, su questo letto con una macchina che ti tiene in vita…

Mentre la morte inizia ad intonare il suo canto avvicinandosi sempre più alla tua anima.

Apri gli occhi, ti prego!

Ricordi quando parlavamo del nostro futuro?

Finalmente senza più paura della vita, perché insieme eravamo pronti a batterci contro il mondo. Noi contro il mondo! e ci sentivamo invincibili.

Ne abbiamo passate tante insieme e non ostante tutto, mi bastava sapere che eri lì con me a proteggermi con le tue ali, angelo mio… resta qui!, non volare via!

Dobbiamo fare tante cose insieme…

Talmente tante che una vita non può bastare.

Fammi sprofondare ancora nei tuoi occhi.

Come quando ci amavamo in quella vecchia Fiat Punto e quel brivido che ti correva lungo il corpo faceva tremare la mia anima.

Voglio sentire ancora i tuoi sospiri… i tuoi baci…

Voglio vedere ancora quei vetri appannati e tu che ogni volta ci scrivevi il tuo nome vicino al mio.

Mi manchi amore…

Posso parlarti per giorni e non sarò mai stanco, perché spero che le mie parole possano servirti a ritornare…

Lo spero!

Lo voglio!

La vita si è fermata nell'istante in cui il proiettile ha squarciato i nostri sogni; per me, ormai la vita, è un orologio scarico, con gli ingranaggi rotti…

ed ha fermato lo scorrere del tempo; aspetta.

Il nostro bambino…non ce l'ha fatta.

Quanto lo abbiamo desiderato! Quanto lo abbiamo amato ancora prima di conoscerlo. Volevamo il meglio per lui: dargli tutto quello che noi non abbiamo mai avuto.

Sei stata mamma per sette mesi. Attenta, irresistibilmente bella, non ostante dicessi che quel pancione ti faceva assomigliare ad una balena.

Sei stata una mamma fantastica ed io, un padre fortunato.

…Per sette mesi…

Aspettavamo che lui nascesse e poi ci saremmo sposati.

Tu volevi che lui fosse presente e che guardasse mamma e papà giurarsi amore eterno.

Hai le labbra fredde amore mio, stai andando via vero?

Ti prego non lo fare! Non lasciarmi da solo!

Apri gli occhi, è dura lo so, ma inizieremo da capo.

Sorridimi ti prego! Fallo come la prima volta che ti ho vista.

Parlami, riempi il mio ascolto con le tue parole.

Abbracciami, stringimi a te…ritorna da me!

Ma ecco, è giunta la morte.

Ti prende per mano…

vedo mentre vai verso lei;

ti vedo sorridere…ti vedo sorridermi.

Signora morte, io ti imploro!, prendi me per mano; lascia questo angelo a riempire di luce una terra piena di buio.

Non meriti il suo sorriso; non meriti di portarla via…non meriti il suo calore!

Amore mio, sei così bella che anche il cielo vuole averti tutta per sé:

per donare la tua luce alle sue stelle!

Adesso la macchina non dà più segni di vita… i tuoi.

Mi hai lasciato amore mio.

Fai buon viaggio.

Morte, abbi cura di lei, perché tu oggi le hai preso la vita, ma lei, con il suo sguardo, l'ha sempre donata a chi le stava intorno!

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1° posto Temopili d'Italia, Castel Morrone CS 2006

13° posto concorso letterario " In poche parole"




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