martedì 25 settembre 2007

ORIA / Un cittadino denuncia irregolarità nel voto di giovedì scorso:“ Il Sindaco non poteva indicare nomi”.

(fonte Senza Colonne, 25.9.2007)


Una violazione delle norme e dei regolamenti, sullo sfondo di un sospetto scambio di cortesie politiche tra sindaco e taluni consiglieri.
Francesco Arpa, comune cittadino da sempre attento osservatore della vita politica locale, ha pressappoco intravisto tutto questo nella nomina dei due membri della commissione consiliare incaricata di designare i giudici popolari, votata dal consiglio comunale durante la seduta di giovedì scorso.
Entrambi i consiglieri nominati sono stati apertamente suggeriti dal sindaco durante la seduta poco prima della votazione, e quest'ultima è avvenuta con alzata di mano: due comportamenti che secondo Arpa sarebbero del tutto illegittimi, almeno stando a quanto stabilito dall'articolo 39 dello Statuto comunale e dell'articolo 19 del regolamento che disciplina il funzionamento del Consiglio. "I quali -ha denunciato Arpa in una dettagliata missiva inviata ad amministratori e consiglieri - stabiliscono che le deliberazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto, mediante scheda da deporsi in apposita urna". Cosa che invece non è avvenuta giovedì scorso. Scrive ancora Arpa: "La massima assise cittadina nel nominare la commissione che dovrà designare i Giudici popolari ha espresso il proprio voto in modo palese per alzata di mano, dopo che il Sindaco ha proposto di votare un consigliere di maggioranza e un consigliere di minoranza e contestualmente ha esplicitamente proposto anche due nominativi: Giacomo Italiano di Forza Italia per la maggioranza, e Giancarlo Marinò dei Democratici di sinistra per la minoranza. La proposta veniva immediatamente passata ai voti senza tener conto delle rimostranze di alcuni consiglieri di entrambi gli schieramenti". Ma per Francesco Arpa la questione va ben oltre i semplici regolamenti, e si addentra nel confuso quadro di probabili scambi di favori politici tra sindaco e i consiglieri nominati. "A beneficio dei non presenti - puntualizza - riferisco che poco prima di detto argomento l'assemblea aveva discusso e votato l'argomento relativo alla ratifica variazione di bilancio dì 235mila euro deliberata dalla Giunta municipale alla fine di luglio scorso. Fra coloro che hanno votato in modo favorevole, Giacomo Italiano e Giancarlo Marinò lo hanno fatto a titolo personale, come si può riscontrare se si rileggono i verbali della seduta. Due consiglieri, non in linea con il rispettivo partito e che, guarda caso, sono i medesimi che sono stati oggetto di benevolenza da parte del Sindaco". Insomma, per dirla con il senatore Giulio Andreotti, "A pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca". Se sia questo uno dei casi in cui ci si azzecca, è difficile dirlo, ma nei pensieri del comune cittadino che ha assistito alla seduta, e che ha visto quei due consiglieri essere gratificati di tanto onore, dopo aver votato contrariamente ai loro capogruppo e in favore dell'amministrazione, il tarlo del dubbio si è insinuato. Ma a preoccupare Arpa, più che gli eventuali e comunque del tutto legittimi scambi di favore, sono le presunte irregolarità. "Sono fiducioso - conclude infatti nella sua lettera - che a seguito della presente missiva il presidente del Consiglio, opportunamente assistito dal Segretario comunale, valuterà l'opportunità di annullare la suddetta votazione e ripeterla nuovamente in modo legittimo, così come previsto dal relativo regolamento del Consiglio comunale".

1 commenti:

fmasiello ha detto...

Interessante... ma ancora più interessante sarebbe sapere cosa succedeva quando Presidente del Consiglio Comunale era Lorenza Conte e si dovevano eleggere i commissari per i giudici popolari... se questi fanno così figuriamoci cosa succedeva all'epoca.... della dittatura

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