sabato 29 settembre 2007

Sbandieratori, la protesta si allarga.

Prosegue l'attrito con l'amministrazione: "E' irriconoscente. La nostra attività muove il turismo e impegna i giovani"

(fonte Senzacolonne, 29.9.2007)

Offrono un'alternativa a centinaia di ragazzi e ragazze strappandoli alla strada e ad altri ben meno proficui passatempi; con tre squadre nella massima serie (pnico caso in tutta Italia ) danno lustro alla loro città in ogni angolo del Belpaese, macinando successi su successi in ogni competizione. Il tutto, contando solo ed esclusivamente sulle loro energie, sul loro tempo e soprattutto sui loro soldi. Un dato su tutti: a fronte di una spesa annua di circa 30mila euro, il Comune contribuisce con un sostanzioso e generoso contributo di appena 250euro. Sono anche questo gli sbandieratori e i musici di Oria, le realtà più importanti, note e snobbate che esistano in città. Eppure proprio quest'ultima, a quei ragazzi, deve praticamente tutto. E' grazie a loro se in estate ogni strada, bar o metro quadro di marciapiede è invaso da migliaia di turisti. Ed è sempre merito loro se nell'immaginario collettivo Oria appare come un borgo intriso di storia medievale, una perla da visitare per le sue tradizioni antiche e tramandate. Immaginare insomma Oria senza i1 torneo, il corteo> i vessilli, i rioni, senza quelle centinaia di ragazzi che suonano strumenti antichi e volteggiano in aria bandiere con rara destrezza, è praticamente impossibile. Oria, senza i suoi giovani e talentuosi ambasciatori, nemmeno esisterebbe. Eppure queste preziose realtà, anziché essere trattate coi guanti e tenute su vassoi d'argento e oro, vengono paradossalmente prese a pesci in faccia da buona parte coloro che godono indirettamente del loro lavoro. Fuori dalle mura della città federiciana è molto probabilmente radicata la convinzio-I ne che tali gruppi siano quotidianamente sostenuti e aiutati. Non sapendo invece che, ad esempio, l'amministrazione comunale alla sua meglio gioventù, non paga nemmeno l'affitto delle poche sedi esistenti.
Uno stato di cose inaccettabile, ma che per amor della pace, è sempre stato sottaciuto. Almeno fino a ieri, quando qualcosa ha cominciato a muoversi, quando le prime teste si sono alzate, mostrando volti stanchi, indignati e amareggiati. Come quelli dei "Federiciani" che in un comunicato hanno espresso tutta la loro rabbia per le critiche ricevute dopo il mancato successo al campionato nazionale tenutosi a Ferrara: "Prima raccogliete le firme per non farci provare, e poi vi lamentate se non vinciamo" hanno sbottato rivolgendosi ai loro detrattori. Oggi alle dichiarazioni dei "Federiciani", fanno eco quelle del vice presidente del Rione Lama Giuseppe Carbone, primo e unico consigliere nazionale della federazione Fisb, a provenire da Oria. "Per quel che ci riguarda - ha spiegato - alle critiche ci facciamo poco caso, anche perché quest'anno non siamo andati male così come qualcuno vorrebbe far credere. A Ferrara abbiamo ottenuto ottimi piazzamenti in tutte le discipline. Certo avremmo potuto fare di meglio, ma gli errori possono sempre capitare. Ciò che invece mi preme e ritengo grave, è ben altro. Mi riferisco alle difficoltà con cui ci troviamo a combattere ogni giorno, e ai pochi aiuti che riceviamo". E infatti il quadro dipinto da Carbone è a dir poco desolante: "Qui a Oria siamo senza ombra di dubbio tra le associazioni più importanti e radicate. Offriamo a centinaia di giovani un'alternativa, e diamo lustro alla nostra città. Eppure non riceviamo sostegno soprattutto dal Comune. Ogni anno, almeno noi del Rione Lama, spendiamo circa 30mila euro per acquistare indumenti, bandiere e strumenti, per noleggiare i pullman durante le trasferte, per sostenere le spese di vitto e alloggio durante i campionati. Se non fosse per gli sponsor, per la vendita dei gadget e per i contributi dei soci non potremmo nemmeno pagare le bollette. Il Comune ci elargisce 250euro all'anno, ma non bastano nemmeno per un solo mese di affitto". E a proposito di affitto, Carbone spiega di aver già contattato il sindaco per un incontro, e chiedere all'amministrazione di sostenere almeno questa spesa: "Nella maggior parte delle città dove esistono gruppi iscritti al Fisb, è sempre il Comune a pagare almeno gli affitti". E infine un'ultima critica: "In passato, sia l'amministrazione di centrosinistra guidata da Ardito che quella di centrodestra di Moretto, ci hanno aiutati a sostenere i costi per organizzare a Oria la giornata della Bandiera. Stiamo parlando di circa 4mila euro. Sia l'anno scorso invece, che quest'anno, ce la siamo dovuta vedere da soli. In fin dei conti per organizzare l'Estate oritana di soldi ne sono usciti. Non capisco perché per noi che facciamo così tanto per Oria, non si riesce mai a reperire lo straccio di un euro".

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