mercoledì 26 settembre 2007

Il sindaco di Oria sul bus per Francavilla per verificare i disagi degli studenti pendolari.

Si viaggia stipati come sardine e con la maggior parte dei passeggeri costretti a stare in piedi per tutta la tratta

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 26.9.2007)


A nulla sono servite le proteste sollevate da anni dai pendolari che usufruiscono dei mezzi di trasporto Sud Est per raggiungere posti di lavoro o di studio. Ieri mattina, l'ennesima protesta con l'intervento dei Carabinieri della stazione di Oria e del sindaco Cosimo Ferretti, che ha voluto verificare personalmente i disagi vissuti quotidianamente dai numerosi viaggiatori. II primo cittadino ha voluto prendere posto (lo ha trovato solo perché gentilmente glielo hanno ceduto) e raggiungere la vicina Francavilla Fontana, uno dei tanti paesi dove sono previste le fermate dei pullman della Società Sud Est. Il sindaco ha potuto solo confermare le lamentele dei tanti che in questi giorni a lui si sono rivolti per trovare soluzione al problema.

«Capisco le esigenze dell'azienda di trasporto - ha spiegato Ferretti -, ma è giusto anche andare incontro alle richieste dei tantissimi pendolari, soprattutto giovani studenti, che non possono essere stipati come sardine e rischiare spesso di fare ingresso nelle seconde ore di lezione a causa dei ritardi. È un problema che bisogna tenere costantemente sotto osservazione».
Intanto, ieri mattina, nelle sale dell'Istituto tecnico industriale «Fermi», il dirigente scolastico Semeraro ha incontrato, con altri colleghi
degli istituti superiori, alcuni rappresentanti della Società di trasporto per trovare soluzione definitiva ad un problema annoso. In fondo, la soluzione più immediata sarebbe quella di aggiungere più mezzi e garantire un posto a sedere a tutti i passeggeri che regolarmente pagano il servizio.
Più difficile trovare soluzione per i ritardi. Accade regolarmente, infatti, che gli autisti dei mezzi, pur rispettando gli orari, si trovino a fare i conti con il traffico urbano, semafori e quant'altro riscontrabile nella quotidiana circolazione dei veicoli.
«Nessuno può nascondere che la situazione è diventata penosa - protestano gli studenti - paghiamo il biglietto ma manca il posto a sedere. Siamo costretti spesso a rimanere in piedi, ammassati, nell'attesa che, fermata dopo fermata, si possa liberare un posto a sedere. Siamo costretti a farci giustificare ogni giorno dai nostri genitori per il costante ritardo a scuola. Non dobbiamo permettere - dicono i pendolari - che questa situazione precaria continui: affinché le cose migliorino, noi studenti lanciamo questo appello rivolto a cittadini, enti, partiti ed associazioni con l'obiettivo di costituire un forum per discutere e proporre soluzioni da presentare all'ente Ferrovie Sud-Est ed alla Regione Puglia».

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