(comunicato stampa, 5.9.2007)
"Ancora una volta le scelte, o meglio le dichiarazioni, del Presidente Errico producono effetti opposti ai propositi esposti. Alle dichiarazioni del presidente su un certo impegno dell'Amministrazione Provinciale nell'acquisto del castello di Oria come al solito non è seguito nessun atto formale se non un continuo rimando, un cincischiare, un prendere tempo che stà per produrre il solito nulla di fatto. L'intervento della amministrazione provinciale e della regione puglia è oramai tutto teso a favorire l'acquisto da parte di un privato. L'assenza degli assessori al turismo ed ai beni culturali della regione è la prova provata che anche in questo caso non esistono interventi, né ordinari né straordinari per il territorio di Brindisi. Al presidente Errico, titolare oramai di poche idee ma estremamente confuse, mi sentirei di offrire due tre consigli imperniati sul più banale buon senso: 1. Smettere di perseguire la strada del restauro dell'ex collegio navale di Brindisi con fondi dell'Amministrazione Provinciale senza averne la titolarità e senza averne concordato con il Comune di Brindisi la destinazione dell'intero complesso evitando così di compiere atti illegittimi; 2. reinserire il restauro dell'ex collegio nelle procedure di finanziamento dei PIS così come già disposto dalla giunta Fitto e dal sottoscritto in qualità di assessore regionale al Turismo; 3. recuperare i propri fondi ed utilizzarli per l'acquisto del castello di Oria assieme al comune e prevedendo una partecipazione dei privati in misura minoritaria si da poter utilizzare i fondi pubblici per il restauro; 4. farsi parte diligente affinché almeno in questo caso il suo amico Vendola intervenga a favore del nostro territorio partecipando in modo economicamente considerevole; 5. cercare, d'ora in poi di produrre anche poco ma che sia d'aiuto ad un territorio che sente sempre più il peso di una assenza di programmazione e di intervento politico serio ed autorevole."
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