sabato 29 settembre 2007

"Strani incarichi alla moglie del consigliere". Interpellanza di Domenico D'Ippolito dei DS:"Sia fatta chiarezza"

(fonte Senzacolonne, 29.9.2007)
E' ancora polemica negli ambienti politici cittadini, per i continui incarichi legali affidati dall'amministrazione comunale all'avvocato Lolita Biasi, moglie del consigliere di maggioranza Francesco Greco, in quota ad Alleanza nazionale.

A riesumare per l'ennesima volta la vexata questio, è il consigliere dei Democratici di sinistra Domenico D'Ippolito, che in un'interpellanza presentata in consiglio comunale, chiede conto nel dettaglio della convenzione stipulata nell'ormai lontano 2003 con la giovane professionista.
In particolare a finire nel mirino dell'esponente della Quercia, sono le ultime fatture emesse dal Comune in favore dell'avvocato Lolita Biasi, risalenti ai mesi di luglio e agosto.
Prestazioni, sei per l'esattezza, liquidate complessivamente con la cifra di 11 mila e 346 euro.
Nel testo dell'interpellanza presentata all'attenzione del sindaco, D'Ippolito chiede al primo cittadino maggiore chiarezza sulla questione, già sollevata più volte in passato. Per la precisione un anno fa, quando incarichi simili furono assegnati, oltre che alla solita consorte, anche alla nuora e al padre di altri due esponenti della maggioranza.
"In primo luogo mi preme conoscere - ha spiegato il consigliere diesse - il contenuto di quelle fatture. E questo non per semplice esercizio intellettuale, ma perché dopo tanti anni di polemiche è forse giunta l'ora di conoscere quanto questa convenzione ha fruttato alla città. Al momento poco o nulla si sa sull'esito dei numerosi incarichi ottenuti dall'avvocato Biasi, e vorremmo capire il rapporto tra costi e benefici".
Ma non solo.
Con la sua interpellanza D'Ippolito punta inoltre a conoscere i termini delle fatture liquidate in favore della professionista.
"Per una questione di trasparenza - ha spiegato - ritengo opportuno sapere se sono stati indicati per le varie controversie elementi fondamentali come la sede giudiziaria, il numero di ruolo generale, le controparti, e se comunque sono stati forniti elementi per la puntuale individuazione di tali controversie e dei corrispondenti incarichi a suo tempo conferiti". Infine "se tali specifiche indicazioni non ci sono state, chiedo di sapere in che modo è stato effettuato, se è stato effettuato, il riscontro tra quanto richiesto dalla professionista e quanto effettivamente dovuto". Ma le richieste di chiarimenti non si fermano a quelle elencate. Nel testo dell'interpellanza l'esponente della Quercia chiede inoltre di sapere "se per gli incarichi la professionista ha svolto la sua attività oltre l'articolato della convenzione stipulata quattro anni fa, e di quelle successive con le quali i suddetti termini sono stati nel tempo rinnovati".
Quindi D'Ippolito entrando più nel merito della polemica, pone agli interpellati una tanto retorica quanto provocatoria domanda:
"Sanno le loro signorie che la professionista è moglie di un consigliere comunale di maggioranza?".
Infine il consigliere Ds chiede al primo cittadino di fugare un ultimo dubbio:
"Il 13 agosto, data della determinazione con cui sono state liquidate le somme, vi era in atto una gravissima ed apparentemente irreversibile crisi all'interno delle forze di maggioranza, poi rientrata e risolta?".

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