venerdì 14 settembre 2007

L'altro giorno 6 ettari, ieri circa un paio. Torna l'incubo degli incendi. Intervenuti vígílí del fuoco, Corpo forestale, carabinieri e vigili urbani

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 14.9.2007)

Nella giornata di ieri il «115» è andato in tilt per le richieste di intervento sull'intero territorio provinciale. Ad Oria già mercoledì Vigili del fuoco e militari dell'Arma erano stati chiamati per un incendio in contrada Pappadà dove vive, con lafamiglia, un medico di Oria, proprietario dell'area dove sono andati distrutti 6 ettari tra vigneto e canneto.
L'ultimo allarme nella tarda mattinata di ieri: le fiamme avevano interessato parte del noto boschetto di Laurito, uno dei pochi estesi polmoni verde del paese, di notevole pregio per la presenza di macchia mediterranea, al confine con la vicina Manduria.
Ricco di vegetazione, il parco è proprietà di alcuni imprenditori di Francavilla Fontana, ma spesso è anche punto di incontro di appassionati del footing e amanti della natura.
Anche se l'estensione del fuoco è stata notevole, in particolare nel sottobosco, per fortuna non ha comunque interessato il confine della macchia mediterranea, dove sorge l'ampia struttura ricettiva. Nessun danno a persone, dunque, né alle costruzioni presenti all'interno dei circa 10 ettari di vegetazione.
Ci sono volute diverse ore per domare le fiamme. Vigili del fuoco di Francavilla Fontana, coadiuvati da altre squadre della sede di Brindisi, hanno evitato che il rogo divampasse nella pineta che divide la sala ricevimenti dal bosco, alúeri e macchia mediterranea.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del Corpo forestale, della Polizia Urbana, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla, gli operatori della Protezione civile comu
Oria, a ftíoco bosco Laurito in fumo círca due ettarí dí vegetazíone, ma è salva la pineta
nale e il sindaco Cosimo Ferretti, che ha fatto giungere sul posto una pala meccanica per facilitare l'accesso ai mezzi dei Vigili del Fuoco.
Anche se il luogo dove si è acceso il fuoco è all'interno di una zona circondata da muretti a secco, risulta difficile pensare ad un disegno strategico, visto il periodo. Tra gli operatori presenti qualcuno parlava di diversi
punti nei quali potrebbe essere stato appiccato il fuoco, ma al momento dell'arrivo dei Vigili del fuoco le fiamme erano già un tuttuno sull'area colpita. Più facile supporre invece che a facilitare l'avvio dell'incendio sia stao il vento, abituale in questi ultimi giorni, tanto da alimentare quei piccoli focolai solitamente accesi dagli agricoltori per bruciare sterpaglie.

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